Parco Montececeri

Il Parco di Montececeri è una vasta distesa boschiva adagiata sui pendii del colle fiesolano, nell’area, di forma pressappoco triangolare che si estende fra il borgo di Maiano, via di Doccia (il punto in cui si trovano Villa San Michele e Villa Fiesole) e la località di Baccano (corrisponde più o meno alla collocazione di Villa Peyron).

Il parco occupa la sommità del poggio di Montececeri e rappresenta una grande attrattiva del territorio fiesolano sia dal punto di vista naturalistico, per le passeggiate nella natura, sia dal punto di vista panoramico e paesaggistico: i sentieri che solcano il Parco infatti, si snodano in splendido saliscendi con numerosi scorci sia sulla città di Firenze (lo spiazzo dedicato a Leonardo da Vinci sorge proprio alle spalle di Campo di Marte) che su Vincigliata.

Oltre ai sentieri segnalati nel bosco, che consentono di rilassarsi e di fare una piacevole attività fisica, ed allo straordinario panorama, ulteriori motivi per visitare il Parco sono le aree attrezzate per la sosta dei visitatori, particolarmente gettonate per i pic-nic dei caldi week-end estivi, la piacevole frescura che si gode anche in estate su questo poggio riparato da alberi di alto fusto e investito da piacevoli brezze che lambiscono questa zona rilevata.

Di grande impatto scenografico sono infine le numerose cave di pietra sparse un po’ dappertutto all’interno del parco: il complesso delle Cave di Maiano infatti, che ha reso celebre il minuscolo borgo ai piedi di Fiesole grazie all’opera dei maestri scalpellini, sorge subito alla base del Parco, per poi estendersi anche all’interno del bosco: chi visita il Parco incontrerà lungo i sentieri una grande quantità di cave, ormai abbandonate, che mostrano il ciclopico spettacolo dello sbancamento del fianco della collina, avvenuto con gli umili strumenti degli artigiani di Maiano.

Il Parco, che possiede un’estensione complessiva di 44 ettari e raggiunge la sommità ad un’altezza di 415 metri, si inserisce nel complesso segnaletico dei sentieri del CAI che percorrono l’Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) di Montececeri-Torrente Mensola. Oltre ai percorsi che si dipanano all’interno del Parco, come lo spettacolare sentiero degli Scalpellini, ve ne sono infatti altri che collegano il Parco a Vincigliata e al Torrente Terzolle. Il parco è anche inserito nell’itinerario sentieristico dell’Anello Pian del Mugnone-Fiesole. Attualmente sono sei i percorsi segnalati che coinvolgono il Parco di Montececeri.

Storia

Il piccolo poggio di Montececeri, posto alle pendici sud-orientali di Fiesole, prende il nome dall’antica presenza di una particolare specie di cigni che, dal tipico rigonfiamento presente sopra il becco prendevano appunto il nome di “ceceri”.

Storicamente, il parco di Montececeri deve la sua notorietà al fatto di essere stato scelto da Leonardo da Vinci nel 1506 come punto di partenza per sperimentare la sua invenzione, la “macchina volante”. Grazie all’ardimento di Tommaso Masini (detto “Zoroastro da Peretola”), uno dei famigli di Leonardo, l’esperimento andò a buon fine, rappresentando così il primo volo umano della storia.

A ricordo del memorabile evento, esiste ancora all’interno del parco una stele che riporta l’epigrafe di Leonardo sul celeberrimo esperimento: la stele è collocata sul piccolo spiazzo panoramico, oggi adibito anche a punto-sosta attrezzato, da cui si dice che si sarebbe involata la macchina di Leonardo.

Il Parco di Montececeri ha i suoi due ingressi principali dal Borgo di Maiano e da via di Doccia. Da Maiano si prosegue sempre dritto fino a trovare sulla sinistra le prime cave di pietra abbandonate; ad un certo punto, si stacca sulla sinistra, in netta salita, il sentiero che sale serpeggiando fino al piazzale del volo di Leonardo. Il medesimo sentiero scollina poi sull’altro versante fino all’altro ingresso principale, quello di via di Doccia: percorrendo via Mantellini verso Fiesole, si nota sulla destra un piccolo piazzale, segnalato dalla presenza delle strutture di lusso di Villa San Michele e Villa Fiesole. Una salitella sulla destra indica il percorso per arrivare al varco di ingresso al parco.

Il parco è accessibile gratuitamente in ogni momento dell’anno.