Il convento di San Francesco sorge nel punto più alto del colle fiesolano, in splendida posizione panoramica, nel luogo dove sorgeva anticamente l’Acropoli prima etrusca e poi romana, e infine la Rocca distrutta dai fiorentini 1125.
Il primo nucleo dell’imponente complesso risale al 1225, quando le monache Romite di Sant’Agostino fanno edificare un piccolo convento cui si aggiunge nel 1339 la Cappella dedicata a Santa Maria del Fiore ad opera del devoto Lapo di Guglielmo Pellini. Sul finire del XIV secolo (attorno al 1390) arrivano presso il piccolo complesso religioso i frati Francescani Osservanti, che ampliano la costruzione originaria portando il convento alle attuali dimensioni e conformazione grazie alla donazione del nobile fiorentino Guido del Palagio, che lasciò loro in eredità tutto il suo patrimonio per questo scopo.
Nelle sue forme attuali, il Convento appare ai visitatori affacciato sul prato che dall’alto guarda su Firenze: vi si affacciano la facciata della chiesa con il delizioso protiro ed il portico loggiato perimetrale. Oltre alla chiesa, il complesso conventuale comprende tre chiostri (chiostro grande, chiostro intermedio e chiostro piccolo), le celle dei frati ed i locali occupati dal piccolo Museo Etnografico Missionario.
Molte e di grande valore artistico e culturale sono le opere conservate presso il convento di San Francesco. La chiesa infatti conserva, all’esterno, due affreschi raffiguranti San Francesco nella lunetta che adorna il grazioso protiro che sormonta il portale.
All’interno della chiesa sono collocati i dipinti e le altre opere d’arte di maggior pregio:
- la Santissima Concezione di Piero di Cosimo
- l’Annunciazione di Raffaellino del Garbo
- lo Sposalizio mistico di Santa Caterina di Cenni di Francesco
- un’Adorazione dei Magi del XV secolo
- la Crocifissione di Neri di Bicci, dipinta alle spalle dell’altare maggiore
Il pezzo di maggior valore però è costituito dal Trittico raffigurante la Madonna in trono col Bambino fra Angeli e Santi dipinto da Bicci di Lorenzo, e collocato nella chiesa sulla parete di sinistra nel 1998. DI particolare rilevanza il pulpito in marmo in stile neogotico, il bel presbiterio delimitato dalla balaustra marmorea ed un raro esempio di organo a canne di inizio Novecento, collocato in una nicchia dell’abside.
Nel convento, il chiostro piccolo e quello intermedio conservano entrambi affreschi raffiguranti il celebre episodio francescano del santo che predica agli uccelli.
Una visita turistica al convento di San Francesco può includere, oltre alla chiesa ed alle opere d’arte che conserva, il piccolo Museo Etnografico, i chiostri ma anche le celle, tutt’ora visitabili in cui dimorò, nel 1418 San Bernardino da Siena, il grande predicatore che svolgeva in quell’anno la funzione di frate guardiano del convento.
Il convento di San Francesco sorge a poche centinaia di metri da Piazza Mino da Fiesole: dalla piazza si diparte infatti la salita panoramica omonima (via San Francesco) che, descrivendo una curva a gomito sulla destra, ascende fino al complesso religioso.